“Stalking, 18enne esaspera donna sposata”, con una postilla sulla pioggia imminente e altre meraviglie dell'ANSA
Sulla propria impareggiabile homepage (ansa.it) l’ANSA, divenuta incontrovertibilmente ospite obbligata di questo blog, piazzava ieri tra le notizie piu’ in evidenza del giorno, quelle che proprio non possiamo permetterci di perdere pena il ridurci a paria della società civile, la seguente (sic): “Stalking, 18enne esaspera donna sposata”.
Ho lasciato intenzionalmente uno spazio di riflessione, non vorrei mai che ci si stesse facendo un’opinione negativa sulla mia puntigliosità nel criticare la raffinata tecnica dei titolisti della stampa italiana quando sono chiamati a tenere bene informati noi cittadini. Al di là del “fatto” in sé denunciato dal titolo in questione, che riguarda un (presunto, per ora) brutto reato contro il quale in anni recenti è stata introdotta specifica normativa e che rimane, ahinoi, relativamente comune (al punto da potersi difficilmente meritare un posto in prima pagina, per ovvi motivi), viene da chiedersi cosa davvero intrigasse, in questo specifico caso, i redattori della nostra ineffabile Agenzia Nazionale della Stampa Associata: lo stalking in quanto tale, tema sempre di moda? Presumo di no, i singoli episodi di presunto stalking ormai non fanno piu' i titoli dei giornali. Il tasso di esasperazione della vittima? Mah, pare poco plausibile persino per quelli dell’ANSA. Non sarà piuttosto stato, più probabilmente, il pruriginoso dettaglio che il presunto stalker fosse un diciottenne in piena tempesta emotiva (e ormonale), divorato dalla fantasia peccaminosa di fare propria una donna matura e per giunta sposata? Ai posteri l’ardua sentenza. Anzi, al giudici del tribunale di Reggio Emilia dove il processo verrà celebrato. Resta il fatto triste che aurette assai gentili di questo genere (“insensibili, sottili”, per dirla con Cesare Sterbini, “leggermente e dolcemente”) incominciano a sussurrare, vere o false che siano, finendo con il fare davvero notizia, a tenere banco nei discorsi della gente. Con tutto quello che sta succedendo al nostro povero Paese in questo lunedì nero, in cui persino il sommo Massimo Bordin appariva spento, per la prima volta in anni, preda anch’egli di un pesce d’aprile di cattivissimo gusto tramato abilmente ai nostri danni dai sommi vati dell’espansione economica e finanziaria che, sembra sempre incredibile a dirsi, occupano i massimi ranghi del nostro governo.
P.S. Onde non fare un post a parte, mi pregio altresì segnalare che l’ANSA oggi propone all’incauto lettore, con la dovuta enfasi, un’altra chicca imperdibile di cui essa ha presumibilmente l’esclusiva: “Arriva la pioggia” (si salvi chi può, aggiungo io), sottotitolando “Oltre alle precipitazioni è previsto un calo delle temperature” (che la vera sorpresa sia questa?). Il pezzo, capolavoro del giornalismo 2.0, e’ efficacemente corredato dalla foto di una donna che passeggia tranquillamente sotto l’ombrello lungo l’argine di un fiume in un centro urbano, la cui didascalia recita “Una donna fotografata sotto la pioggia” (tutto vero, vi prego di voler verificare che non mi invento nulla). E’ frusco, il lonfo!
Ho lasciato intenzionalmente uno spazio di riflessione, non vorrei mai che ci si stesse facendo un’opinione negativa sulla mia puntigliosità nel criticare la raffinata tecnica dei titolisti della stampa italiana quando sono chiamati a tenere bene informati noi cittadini. Al di là del “fatto” in sé denunciato dal titolo in questione, che riguarda un (presunto, per ora) brutto reato contro il quale in anni recenti è stata introdotta specifica normativa e che rimane, ahinoi, relativamente comune (al punto da potersi difficilmente meritare un posto in prima pagina, per ovvi motivi), viene da chiedersi cosa davvero intrigasse, in questo specifico caso, i redattori della nostra ineffabile Agenzia Nazionale della Stampa Associata: lo stalking in quanto tale, tema sempre di moda? Presumo di no, i singoli episodi di presunto stalking ormai non fanno piu' i titoli dei giornali. Il tasso di esasperazione della vittima? Mah, pare poco plausibile persino per quelli dell’ANSA. Non sarà piuttosto stato, più probabilmente, il pruriginoso dettaglio che il presunto stalker fosse un diciottenne in piena tempesta emotiva (e ormonale), divorato dalla fantasia peccaminosa di fare propria una donna matura e per giunta sposata? Ai posteri l’ardua sentenza. Anzi, al giudici del tribunale di Reggio Emilia dove il processo verrà celebrato. Resta il fatto triste che aurette assai gentili di questo genere (“insensibili, sottili”, per dirla con Cesare Sterbini, “leggermente e dolcemente”) incominciano a sussurrare, vere o false che siano, finendo con il fare davvero notizia, a tenere banco nei discorsi della gente. Con tutto quello che sta succedendo al nostro povero Paese in questo lunedì nero, in cui persino il sommo Massimo Bordin appariva spento, per la prima volta in anni, preda anch’egli di un pesce d’aprile di cattivissimo gusto tramato abilmente ai nostri danni dai sommi vati dell’espansione economica e finanziaria che, sembra sempre incredibile a dirsi, occupano i massimi ranghi del nostro governo.
P.S. Onde non fare un post a parte, mi pregio altresì segnalare che l’ANSA oggi propone all’incauto lettore, con la dovuta enfasi, un’altra chicca imperdibile di cui essa ha presumibilmente l’esclusiva: “Arriva la pioggia” (si salvi chi può, aggiungo io), sottotitolando “Oltre alle precipitazioni è previsto un calo delle temperature” (che la vera sorpresa sia questa?). Il pezzo, capolavoro del giornalismo 2.0, e’ efficacemente corredato dalla foto di una donna che passeggia tranquillamente sotto l’ombrello lungo l’argine di un fiume in un centro urbano, la cui didascalia recita “Una donna fotografata sotto la pioggia” (tutto vero, vi prego di voler verificare che non mi invento nulla). E’ frusco, il lonfo!