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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Ma quale mercato, bellezza?

Il 9 aprile scorso il Fatto Quotidiano ha pubblicato una lettera di Maurizio Burattini dal titolo “ E' il mercato dei mass-media, cara Radio Radicale ”. Non essendo per svariati motivi un lettore de Il Fatto, io l'ho sentita leggere dalla bella voce di Roberta Jannuzzi al microfono di Stampa e Regime (la si può riascoltare in qualsiasi momento dal sito web di Radio Radicale: si trova al minuto 21'13'' dell'edizione di quello stesso giorno). La lettera è risultata fortemente rappresentativa di un’opinione diffusasi in merito al recente taglio dei finanziamenti pubblici alla radio summenzionata, taglio deciso dal governo per mano del suo sottosegretario con delega all’editoria, lo stesso Vito Crimi che quell’autentico gigante del giornalismo italiano che è stato Massimo Bordin aveva ribattezzato il “gerarca minore”. Lettera così rappresentativa che un paio di giorni fa nientemeno che Marco Travaglio l’ha sostanzialmente fatta propria e, apparentemente a paro

Il mio ricordo di Massimo Bordin

Ero allora giovane e mi ero da poco trasferito in Toscana. Vivevo in un borgo pittoresco e isolato nell’incantevole campagna senese, a una trentina di chilometri dal capoluogo dove lavoravo. All’epoca guidavo ancora, ed ero solito percorrere il tragitto sinuoso verso la città, tra le colline cangianti, ascoltando un qualche CD. Ricordo che, come capita a volte, in quel periodo non mi riuscisse di trovare stimoli musicali intensi come quelli che da sempre ero abituato a cercare. Fu così che, dapprima senza particolare entusiasmo (e dichiaratamente pro tempore ), presi a cimentarmi con la radio, un mezzo che non avevo mai particolarmente amato. Mi scoprii subito lestissimo nello scansare le stazioni commerciali che, troppo spesso cloni inservibili l’una dell’altra, sovraffollavano - allora come oggi - le medie frequenze. E fu ancora così, per caso, che mi imbattei in una emittente che non avevo mai potuto ascoltare prima in vita mia, perché in Trentino essa eccezionalmente non arrivava,

Ritratto di buco nero

Preambolo Ieri sera Alessandra, la mia compagna, ha sottoposto alla mia attenzione un pezzo pubblicato dalla popolare pagina social “Uomo Morde Cane” il cui redattore, non senza un pizzico (o due) di quella che a me è sembrata supponenza bella e buona, si indignava per la presunta stupidità di un anonimo malcapitato che aveva osato postare il seguente commento: “ l’orizzonte degli eventi ed il suo intorno è sferico, pertanto non è possibile osservare il buco nero in quanto esso coprirebbe il centro del buco. Vi stanno semplicemente truffando ”. A seguire, valanghe di commenti parimenti dileggianti ai danni dello stupido che aveva osato avventurarsi in tal dichiaramento. Né io né Alessandra riuscivamo a capire dove in esso risiedesse lo sproposito tanto madornale da meritargli la gogna del ludibrio universale. A guardarlo da vicino, infatti, il commento dell’anonimo malcapitato appariva, è vero, essere un po’ naive , non facente oltretutto sfoggio di una prosa proprio squisita. Purt

L'esilarante Decreto Crescita e la fuga dei Cervelli: prontuario minimo

Tra i tanti e variamente discutibili provvedimenti previsti dal sedicente Decreto Crescita, fresco di approvazione da parte del nostro beneamato Consiglio dei Ministri, provvedimenti tra i quali spiccano (1)  l’accollamento a tutti noi del mostruoso debito della città di Roma, così tutti potremo contribuire alla maggior gloria della sindaca Raggi ritrovandoci però un pochino più poveri, e (2) il definitivo rafforzamento della posizione del Tesoro nel variopinto pool di azionisti di Alitalia (ma non si doveva chiamare CAI?), onde non farci mancare la perpetuazione di una delle più scandalose cagioni di quell’autentica emorragia di denari pubblici a beneficio della (si fa per dire) ex compagnia di bandiera che ci affligge e ci affliggerà da sempre e per sempre, tra cotali e cotanti provvedimenti, come dicevo, fa capolino - quasi in sordina - il rilancio del cosiddetto “progetto Cervelli”. A molti anni di distanza dalla sua istituzione (la sua parabola ha attraversato governi di ogn

“Stalking, 18enne esaspera donna sposata”, con una postilla sulla pioggia imminente e altre meraviglie dell'ANSA

Sulla propria impareggiabile homepage ( ansa.it ) l’ANSA, divenuta incontrovertibilmente ospite obbligata di questo blog, piazzava ieri tra le notizie piu’ in evidenza del giorno, quelle che proprio non possiamo permetterci di perdere pena il ridurci a paria della società civile, la seguente (sic): “ Stalking, 18enne esaspera donna sposata ”. Ho lasciato intenzionalmente uno spazio di riflessione, non vorrei mai che ci si stesse facendo un’opinione negativa sulla mia puntigliosità nel criticare la raffinata tecnica dei titolisti della stampa italiana quando sono chiamati a tenere bene informati noi cittadini. Al di là del “fatto” in sé denunciato dal titolo in questione, che riguarda un (presunto, per ora) brutto reato contro il quale in anni recenti è stata introdotta specifica normativa e che rimane, ahinoi, relativamente comune (al punto da potersi difficilmente meritare un posto in prima pagina, per ovvi motivi), viene da chiedersi cosa davvero intrigasse, in questo specifico cas